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10 dicembre 2011 - Via Broletto, Milano









In questo momento, i piedi nella direzione di questo “sharing love” che sta illuminando la mia strada, mi fermo a pensare alle parole di mio padre, in una telefonata di qualche giorno fa.
Mi ha chiamata per dirmi di aver letto i miei “passi” e di essere preoccupato per me, esclamando “il tuo è stato un percorso nel dolore!”.
Sinceramente, non capisco cosa ci sia da meravigliarsi e tantomeno da temere… per me sarebbe preoccupante il contrario!
Come si fa a non provare dolore per la perdita di una persona che si ama?
Forse non è concesso a tutti il comprendere che il dolore e l’amore possono condividere lo stesso spazio, esistere con la stessa intensità, senza per questo annientare l'essere.
In realtà, mi rendo conto che molte persone sono terrorizzate dalla sofferenza e per questo difficilmente evolvono. Quando gli capita un fatto traumatico cercano disperatamente di distrarsi, di non pensare.
E vanno avanti così, con il cuore amputato.
A me, per fortuna, è capitato l’opposto.
Il dolore che ho provato è stato l’occasione migliore della mia vita per guardarmi dentro, ascoltarmi, correggere il tiro e scoprire così tutta la mia capacità di amare.
E, come per magia, ho potuto condividere questo amore con le persone capitate sui miei passi.
In fondo, non sono mai stata brava con le mezze misure.
E di certo l’amore, come il dolore, non è qualcosa che posso dosare.
Io invado e travolgo, nella stessa misura in cui mi lascio invadere e travolgere, ovvero in modo totalitario.
Non conosco altro metodo, anzi, è uno dei lati del mio carattere che apprezzo di più, perché mi dimostra che ho il coraggio di assumermi il rischio di vivere.
In questo momento, i piedi nella direzione di questo “sharing love” che sta illuminando la mia strada, mi fermo a contemplare la bellezza del sentire comune, percepire tutto l’amore che c’è, dentro di me e di riflesso, capace di emozionarmi per ogni abbraccio ricevuto, ogni parola, ogni sguardo, ogni passo condiviso.
In questo momento, mi fermo a pensare alle persone che fanno parte della mia vita da tempo e a quelle, tante, che ci sono entrate più di recente… tutti esseri umani fantastici, coraggiosi, che stimo profondamente.
La loro capacità d'amare mi ha salvata, mi ha contagiata, mi ha resa decisamente migliore.
E per ognuno di loro, per tutto questo amore che mi viene offerto senza chiedere, io non posso fare altro che sentire altro amore. Questa è la vera pace che è in me (+).


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