78.


25 ottobre 2012 – casa, Milano.





E va bene, lo ammetto.
Credo sia inevitabile, ci sono momenti in cui è difficile riconoscere un senso per le cose che ci accadono.
Ci sono momenti, come dice Tommy, in cui senti che il mondo ti offende.
E vorresti soltanto correre via.
Ci sono momenti in cui riesci a pensare soltanto a quello che hai perso.
E fai fatica anche solo a fare un passo.

Eppure.
Eppure, non so come, nel momento in cui la mia mente si attorciglia in una matassa compatta di pensieri fragili e taglienti… ritrovo il filo sottile di una consapevolezza annodata tempo fa: essere felici è una scelta.
E così, mi aggrappo a quel filo che sembra smosso dal vento, ma so essere saldo. 
E faccio un passo, inizio di nuovo a camminare, scegliendo di vedere cuori dove altri vedono soltanto foglie.

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