35.

24 novembre 2011 – Via Statuto, Milano










In questo momento, ho paura della mia capacità di perdono.
Qui, mentre simulo il passo delle persone con le quali sto condividendo questo viaggio al centro della notte e sotto i piedi come migliaia di stelle, non voglio perdonare, non questa volta.
E proprio perché questo senso di tristezza mi dà la nausea, non voglio che svanisca, che il tempo lo renda più digeribile e mi lasci soltanto un ricordo insapore, neutro, accettabile.
Invece, voglio continuare ad assaporare tutta quest’amarezza, abbuffarmi di questo disgusto, per tenerlo stretto alla memoria e a tutti quei pensieri che ancora si affilano sulla parete della mia mente.
In questo momento, mentre dovrei affrettare il passo, mi fermo a pensare che non voglio dimenticare la leggerezza sfrontata, di chi continua a ferirmi senza guardarmi nemmeno negli occhi.
Qui, sotto i piedi come migliaia di stelle, vorrei solo trovare la forza per non dargli mai più questa possibilità.

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