34.

23 novembre 2011 – Via Torino, Milano










Senza dubbio, questo è uno di quei momenti che vale la pena ricordare, perché è la conferma inequivocabile del significato del mio essere, ovvero di chi crede fermamente nel valore del legame che rimane tra due persone che hanno condiviso un percorso di vita che le ha rese complici.
In quest’attimo d’immobilità, qui, mentre intorno mi sorpassano i passi di una folla compatta, ritrovo i pensieri allineati in un’unica direzione, la stessa che ha tracciato i limiti e gli slanci di un percorso che mette in riga tutte le convinzioni acquisite e le dissolve in un’unica linea retta.
In questo preciso momento sono felice, perché una delle persone più importanti della mia vita ha raggiunto i miei passi per camminare al mio fianco e accompagnarmi oltre.
E penso che non sia fondamentale la lunghezza del percorso, ma il solo desiderio di continuare a condividerlo.
In fondo, credo sia questa la magia del legame che rimane tra le persone care, e ci infonde l’energia necessaria per scegliere la direzione del proseguire.
In questo preciso momento, mentre intorno mi sorpassano i passi di una folla compatta, penso che nella vita valga sempre la pena fare un tentativo per mantenere un legame e che, alla fine, si escludono solo le persone per le quali non esiste più nessun desiderio di condividere.


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