69.

3 marzo 2012 – Parco delle Basiliche, Milano - con Lucio Dalla.








In questo momento, i piedi rilassati su un pensiero, mentre ascolto le parole di questa canzone entrarmi nelle orecchie per diffondersi al cuore e farlo battere più forte, mentre chiudo l’ultima pagina di un libro che ha amplificato il mio sentire nella conferma ormai scontata che niente è per caso, mentre questo sole caldo di marzo riscalda il mio viso e i sorrisi della gente seduta sul prato intorno a me, sento che si sta per chiudere un cerchio.
Sdraiata qui, la testa appoggiata sul sellino della bici e la mente un po’ più in là, sorrido, perché adesso riesco a riconoscere un senso per quello che mi succede, che va al di là di tutto ciò che posso soltanto vedere.
E così, senza più affanno me ne sto ferma qui, ascoltando questo vento lieve passarmi attraverso e sparpagliare ogni mio pensiero, pensando che nel momento in cui troviamo il coraggio di lasciarci vivere dalle nostre emozioni, nel momento in cui le accettiamo e accettiamo il fatto che possiamo continuare a dare amore a qualcuno nonostante un’altra persona stia entrando nella nostra vita chiedendoci altrettanto amore, siamo davvero liberi.
Liberi di essere, senza possibilità di errore.
In questo momento, i piedi rilassati su un pensiero, scelgo di ascoltare quello che sento e vivere tutto l’amore che si presenta sui miei passi, che sia per un giorno o per il resto del tempo che mi rimane.

Grazie Lucio, il 69 era il tuo numero e in questo momento so il perché ti sto ascoltando adesso.
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