73.

8 marzo 2012 – casa, Milano – con Alessandro Cameli.









In questo momento, i piedi su un senso che non mi è stato chiaro da subito, ma ho dovuto ricercare dentro di me, in profondità, penso che ogni persona che fa un passo nella nostra vita sia un’opportunità.
Per capire e, a volte, anche solo per recuperare quel filo che si era impigliato in qualche pensiero, attorcigliato alla memoria.
Trovare il senso che si nasconde dietro agli incontri apparentemente casuali della vita non sempre è facile, ma esiste, perché sono convinta che ogni persona con la quale entriamo in contatto abbia la possibilità di insegnarci qualcosa e modificare il nostro sentire.
E per ciò che mi riguarda, mi piace essere cosciente della direzione di quel cambiamento.
D’altronde, sono consapevole che esistono persone che ci sfiorano, sfiorano i nostri passi e passano oltre.
Altre che ci toccano l’anima, dirette al centro, la prima volta e per sempre.
Persone che rimangono a nuotare in superficie.
Altre che s’immergono arrivando al fondale. Dandoti l’occasione di scoprirlo a tua volta.
Persone che ti abbracciano con il corpo.
Altre che lo fanno con il cuore.
Ecco, Ale è uno che ti stringe con il cuore.
Io e Ale ci siamo conosciuti il 5 febbraio.
Me lo ricordo, perché quel giorno ho fatto un passo, a casa di Jack e Ludo.
Me lo ricordo, perché quel giorno ho pensato che il senso di quell’incontro si fosse esaurito in una frase che aveva citato e che mi aveva dato pace in un momento particolare.
Poi, ho pensato di non voler avere nient’altro a che fare con lui, per il fatto che la sua età poteva fornirmi un motivo sufficientemente valido per credere di non aver nulla da imparare, da lui.
E invece, adesso, so che non ringrazierò mai abbastanza il giorno in cui lui ha trovato il modo di rimanere in contatto con me, facendo un passo.
Perché la sua presenza mi ha ricordato qualcosa di fondamentale.
E questo è il senso del motivo per cui ci troviamo qui, in questo momento.
Ale mi ha ricordato che le persone autentiche sono semplici.
Mi ha ricordato ciò che è importante difendere.
Mi ha ricordato che siamo tutti uguali, esseri umani animati dalle stesse paure e desideri. 
E l'unica cosa che ci distingue, che ci rende diversi, comprensibili o inaccessibili gli uni agli altri è soltanto l’intenzione.
L’intenzione di comunicare e condividere le nostre emozioni.
In questo momento, i piedi su un senso che non mi è stato chiaro da subito, ma ho dovuto ricercare dentro di me, in profondità, so che Ale mi ha insegnato che non solo le persone che capitano sui nostri passi sono un’occasione per aprire la nostra mente e il nostro cuore, ma anche che il caso sceglie il momento giusto in cui farcele incontrare.
Il momento giusto per essere in grado di capire davvero che ogni incontro non è per caso, perché niente lo è.
Grazie Ale.
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