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16 marzo 2012 - casa, Milano - con Lorenzo Franco, Fugen Keracerci e Chiara Lops.









In questo momento, mentre condivido il passo con queste persone così apparentemente diverse tra loro, ho improvvisamente la percezione del come.
Questo passo nella mia mente è come una luce che si accende in una stanza buia. E mentre ascolto Fugen parlare delle energie che emanano dai nostri pensieri e dopo tanto cercare, mi sembra di aver trovato il modo di spiegare con chiarezza l’origine di quel pensiero che mi ha portata fino a qui.
Sono consapevole che è stato un lungo viaggio.
Un viaggio pieno di dolore e difficoltà, di gioia e meraviglia.
Difficile da spiegare, perché comprende la consapevolezza, almeno per me, che siamo i nostri pensieri, che questi producono l’energia che si concretizza negli eventi del nostro presente, che il dolore è un’opportunità, che se troviamo il coraggio di ascoltarci possiamo trovare tutte le risposte, che nell’accettazione di sé risiede la ricerca del bene negli altri, che tenendo il cuore aperto si possono incontrare persone meravigliose, che ogni incontro con un altro essere umano è un’opportunità di conoscenza, che siamo tutti animati dalle stesse paure e desideri, ma rimarremo sempre incomprensibili gli uni agli altri se non troviamo la volontà di condividere i nostri pensieri e le nostre emozioni (+), che ogni tentativo di controllare il pensiero andando contro ciò che sentiamo è una guerra che combattiamo solo contro noi stessi e che niente è per caso.
Implica la consapevolezza che l’amore è l’unica cosa che conta.
E’ difficile spiegare, perché fa parte di un percorso che ognuno deve fare dentro di sé e non c’è modo d’insegnare a qualcuno a sentire.
Però, in questo momento, mi rendo anche conto che ogni consapevolezza, ogni viaggio, ha un punto di partenza, un’origine che può dare il via alla conoscenza di sé, e per me quest’origine è il dubbio.
Nel momento esatto in cui dubitiamo di qualcosa, prendiamo in considerazione il fatto che quel qualcosa possa esistere, avendo la possibilità di cambiare la nostra prospettiva.
Ricordo che in un momento passato della mia vita ho dubitato di essere veramente padrona della mia vita e delle mie scelte, provando così a fare un esperimento con la mia mente: ogni volta che pensavo a qualcosa in modo negativo, riformulavo la frase in positivo.
Facile, no?
Già, un esercizio apparentemente semplice che, in realtà, mi ha fatto scoprire di avere pochissimo controllo sui miei pensieri e che, soprattutto, quelli negativi erano la maggioranza. La mia mente vagava, satura di “non vorrei”, “non mi piace” e “non sopporto”.
Rendermi conto che, a differenza di quello che potevo immaginare, era difficilissimo indirizzare i miei pensieri, è stata per me una scoperta del tutto disarmante (e illuminante), perché attraverso un esercizio apparentemente banale avevo scoperto di avere pochissimo controllo sulla mia mente.

E così ho iniziato a fare esperimenti con i miei pensieri.

In questo momento, mentre condivido il passo con queste persone così apparentemente diverse tra loro, sono consapevole che quell’esercizio banale è stata l’occasione migliore della mia vita per cambiare la mia percezione del mondo e arrivare a essere consapevole che la vita è un viaggio fantastico e pieno di meraviglia.
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