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16 febbraio 2012 – Corralejo, Fuerteventura – con Lorenzo Franco (Cookie) e Lorenzo di Monte (Lollo).









In questo momento, i piedi immersi nell’acqua gelida della notte, contenuta nella piscina davanti a quella che da un po’ di giorni chiamo “casa”, penso che questo sia uno di quei momenti difficili da descrivere, perché contiene il tutto.
Buffo pensare che quest’attimo di eterno non doveva nemmeno esistere… e che i miei piani prevedevano che fossi a Milano, in questo momento.
So che il mio amico Paolo Armenise non vuole sentirmelo dire, ma è più forte di me e lui certo mi perdonerà se affermo che questo è ciò che intendo quando dico che programmare il futuro è puramente illusorio…
Lo è, perché invece di scrivere cercando di immobilizzare chissà quali pensieri sul divano di casa come era previsto, sono ancora su quest’isola di dune e vento, qualche livido ma felice che lo sliding doors della vita mi abbia portata a condividere questo momento con due amici fantastici.
Quest’attimo è una magia del presente che contiene, come in un sunto, tutti i pensieri del passato. Contiene la somma del tempo trascorso insieme, il modellarsi di ciò che siamo e siamo felici di condividere. Contiene tutte le nostre risate, passate e presenti, come adesso, mentre il Cookie che nonostante il mal di pancia è qui con i piedi a mollo nell’acqua gelida continuando a imprecare come un turco, sentenziando: “da piscina a scioltina”… contiene tutti i gesti di Lollo, che traduce ogni parola in una carezza del pensiero e che mi conferma continuamente quanto scegliere di condividere i nostri sentimenti più intimi sia un atto di grande coraggio. Contiene il fatto che lui quel coraggio ce l’ha.
Io non so dove sarò domani, e tanto meno quali saranno i miei pensieri. So soltanto che adesso provo un amore immenso e sono convinta che loro lo sentano, nello spazio tra noi (+).
In questo momento, i piedi immersi nell’acqua gelida della piscina davanti a quella che da un po’ di giorni chiamo “casa”, sono consapevole che adesso posso solo prestare attenzione a quello che sento e imparare così a convivere con l’idea che le emozioni sono un attimo di presente, in evoluzione nel futuro.
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