61.

7 febbraio 2012 – via Torino, Milano.









In questo momento, i piedi davanti a un mendicante capace di trasformare una rapa in un fiore, penso che sia tutta una questione di prospettiva. 
Sta a noi scegliere se vedere una rosa o un tubero.
Oggi è il 7 febbraio e per questo motivo, così, scelgo di vedere un attimo la rapa.
E, come per magia, mi rattristo.
Esattamente 5 mesi fa T. se n’è andato, da casa e dalla mia vita.
In linea di massima non so più niente di lui, da quel giorno.
Dopo un anno di vita insieme, dopo tutti quei giorni e quei momenti passati a condividere parole, emozioni, musica, amici e tante risate, tutto ha smesso di esistere.
Sparito.
Ma questa non è stata una scelta sua, è stata mia.
E per il momento, per quanto continui a pensare che sia una persona fantastica che mi ha fatto provare un amore immenso, voglio limitarmi a credere in quella scelta, che lo tiene immobile nella mia mente, senza luogo definito o volume.
Perché nel mentre ho scoperto che posso riempire tutto lo spazio con altro amore, come questa canzone.
Perché ho imparato che posso vedere per un attimo una rapa, ma poi torno ad ammirare il fiore.  
Ma sopratutto, perché ricordo che tra tutti quei passi che mi hanno portata in questo punto, c’è n’è stato uno dove ho capito qualcosa che ha cambiato totalmente la mia vita.
Niente è per caso.
Buffo, ricordo con precisione anche il momento esatto in cui l’ho pensato.
Me lo ricordo perfettamente, perché quella sera ho fatto il 23° passo.
In questo momento, i piedi davanti a un mendicante, penso che il pensiero è una scelta, capace di trasformare una rapa in un fiore, così come un passo in un viaggio. 
Ovunque mi porti. 
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