52.

31 dicembre 2011 – 1 gennaio 2012 - Corralejo, Fuerteventura, Canarie.







In questo momento, i piedi su questi ultimi minuti del 2011, provo a scorrere nella mente tutte le immagini che compongono questo anno in congedo, fino a perdermi in un labirinto infinito di emozioni, apparentemente contrastanti ma, al contrario, collegate tra loro da un filo sottilissimo, quasi trasparente, che alla fine di questo ultimo anno ho imparato a riconoscere.
Un filo di emozioni all’ennesima potenza, reso evidente dai passi di un cammino che ha cambiato la mia direzione, deviandola, fino a qui.
Questo è stato un anno che ne è valsa una vita.
E’ stato intenso, immenso, inaspettato.
Questo anno mi ha dato l’opportunità di fare esperimenti con la mia vita, e trovare un senso diverso alla vita stessa.
Un senso evidente, davanti agli occhi di tutti noi, da sempre.
Eppure, così difficile da riconoscere, dentro di noi.
Durante questo lungo 2011 ho amato e mi sono sentita amata, come mai prima.
Fino a quando, il 7 settembre 2011, questa persona ha deciso di uscire per sempre dalla mia vita.
Così.
Come uno che, semplicemente, cambia idea.
In quel momento preciso, il suo cambiare idea ha cambiato tutta la mia vita.
E ho iniziato a guardarmi dentro, come mai prima.
Ho lasciato che la mia mente fosse libera di chiedere, senza paura di rispondere.
Lentamente, non so come, ho trovato il coraggio di ascoltarmi.


E lì, ho iniziato a imparare.


Ho imparato che esiste un dolore che toglie il fiato e spezza il cuore.
Ho imparato che se troviamo il coraggio di accettare che dal dolore possiamo imparare qualcosa di fondamentale, non saremo mai soli.
Ho imparato che quando ti sembra di non provare più niente, hai l’opportunità di sentire tutto.
Ho imparato che tenere il cuore aperto è molto più emozionante che difendersi dagli altri.
Ho imparato che rimanendo concentrati sul bene che c’è dentro di noi si attira solo altro bene.
Ho imparato che ho davvero degli amici meravigliosi, persone dotate di una capacità d’amare commovente. So di essere una persona migliore anche grazie a loro.
Ho imparato che cercando di andare oltre nella comprensione di un’altro essere umano, si possono scoprire persone fantastiche che riempiono di magia la nostra vita.
Paolo Stella e Jack sono alcune di queste.
Ho imparato che siamo tutti esseri liberi di scegliere la nostra strada e ognuno la propria.
E che non c’è modo d’imporre una direzione a nessuno.


Ma ho anche imparato che quando due strade liberamente s’incontrano, inizia un viaggio nella magia, che ti cambia la vita.
Liberi di sentire mancanza per un uomo appena conosciuto, solo perché questo è quello che sentiamo.
E perché se è sulla strada giusta capirà.
Liberi di essere liberi.
In questo momento, i piedi sulla mezzanotte del 2011, in un insieme di piedi fantastici, ringrazio quest’anno appena passato e faccio un passo nel 2012.
Ridendo.


Buon Anno Capo, il migliore di tutti.
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